MADRID – Dopo il grande successo di Expo Milano 2015, l’esposizione Universale ospitata dal capoluogo lombardo tra i mesi di maggio e ottobre e che ha visto la presenza di 150 paesi, oltre 21 milioni di visitatori e l’organizzazione di circa 5.000 attività, il settore agroalimentare italiano torna ad essere protagonista in uno dei principali eventi dedicati agli operatori internazionali.
Dal 25 al 28 aprile, infatti, si celebrerà a Barcellona la nuova edizione della fiera Alimentaria e quest’anno i riflettori saranno puntati sull’enogastronomia italiana, grazie alla presenza di 36 imprese e consorzi che esporranno in una superficie di oltre 400 m2, ubicata nel padiglione internazionale.
L’Area Italia costituirà una vera e propria vetrina delle eccellenze enogastronomiche nazionali, con una ricca varietà di prodotti quali pasta fresca e secca, insaccati, formaggi e latticini, conserve, prodotti da forno, liquori e vini, caffè e dolci. In particolare, i visitatori avranno la posibilità di conoscere direttamente alcune specialità regionali, come la toma piemontese DOP, l’aceto balsamico di Modena, il salame piacentino DOP e la mozzarella di bufala campana, per citarne alcuni.
Questa importante presenza italiana ad Alimentaria 2016 è stata possibile grazie all’impegno congiunto dei principali attori preposti all’internazionalizzazione delle imprese italiane in Spagna. Il progetto, infatti, è frutto della collaborazione tra la Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS), l’ufficio ICE di Madrid e la Camera di Commercio Italiana di Barcellona (CCIB), e conta sull’appoggio istituzionale dell’Ambasciata d’Italia in Spagna.
“L’obiettivo è duplice”, spigea la CCIS. “Da un alto si mira a consolidare la presenza dell’enogastronomia italiana nel mercato spagnolo; dall’altro si vuole favorire l’introduzione di nuovi prodotti nel mercato”.
L’impegno comune messo in campo da enti e istituzioni italiane “conferma l’importanza che il mercato spagnolo riveste per le imprese italiane del settore”. La Spagna rappresenta infatti il sesto mercato d’approdo dell’export italiano di prodotti agroalimentari e bevande, con un trend di crescita medio annuale del 4,5% negli ultimi 4 anni, secondo le statistiche messe a disposizione da Eurostat. (aise)