Pubblichiamo un interessante articolo sulla situazione del mercato del lavoro in Spagna tratto dal blog www.occhiopidocchio.com
La Spagna a quattro velocità
Cercare o cambiare lavoro può essere compito quasi impossibile se ti trovi in Estremadura o Andalusia, possibile se sei a Barcellona o Madrid e molto più abbordabile se risiedi nei Paesi Baschi o Navarra. La Spagna è da sempre una nazione variegata dal punto di vista economico ma vale la pena analizzare l’ultima indagine dell’istituto nazionale di statistica per comprendere la situazione attuale e gli scenari futuri per noi che viviamo qui ma anche per chi sta pensando di emigrare in Spagna per costruirsi un futuro.
La buona notizia, se così possiamo chiamarla, è che la disoccupazione totale è scesa al 18,63%, la cifra più bassa degli ultimi 7 anni segnati dalla crisi. Ciò nonostante, in Spagna ci sono ancora 4.237.000 disoccupati, 1.387.700 famiglie i cui componenti sono tutti senza lavoro e di cui circa la metà non riceve nessun sussidio. Va inoltre sottolineato che uno di ogni tre nuovi contratti firmati è inferiore ai 6 mesi e solo il 15% di questi contratti è superiore ad un anno. Dulcis in fundo, la Spagna si conferma il secondo paese europeo (dopo la Polonia) con il maggior indice di contratti temporali.
La Catalogna è la regione che ha creato più posti di lavoro nell’ultimo anno e che ha visto scendere maggiormente il numero di disoccupati. Finalmente una bella notizia per chi vive in questa zona. Le altre due zone in cui si è generata più occupazione sono la Comunità Valenziana e Murcia. In termini generali, la disoccupazione è scesa in tutte le comunità autonome eccetto l’Estremadura.
L’Andalusia si conferma la regione più complicata per chi cerca lavoro, la differenza rispetto ai Paesi Baschi, i primi della classe, è davvero abissale. Per quanto riguarda le grandi città, Madrid e Barcellona sono appaiate con un tasso di disoccupazione di poco superiore al 14,5%, seguite da Valencia al 20,24% e Siviglia al 27%. Per avere una visione completa della situazione attuale del mercato del lavoro in Spagna, alla fine dell’articolo troverai l’elenco completo delle province rappresentate nella mappa ed i relativi dati zona per zona.
Il motore dell’economia spagnola si sta rimettendo faticosamente in marcia, ciò nonostante resta ancora tanta la strada da fare per garantire contratti stabili e salari più consoni ai tanti spagnoli e non che ancora soffrono le conseguenze della crisi economica. Una Spagna con enormi differenze tra le varie comunità autonome, in un’ Europa anch’essa terribilmente eterogenea e diseguale.
I dettagli provincia per provincia:
– Nelle provincie in rosso la disoccupazione è superiore al 27%. In media, in queste zone 1 di ogni 3 lavoratori è disoccupato. Si tratta di Badajoz (31,75%), Huelva (28,90%), Cadiz (33,86%), Jaen (30,57%), Sevilla (27,03%), Granada (28,89%) e Cordoba (29,43%).
– Nelle zone in arancione, la percentuale di coloro i quali sono senza impiego va dal 18% al 27%. 1 di ogni 4 lavoratori di queste provincie, in media, è senza impiego. Si tratta delle Canarie (24,9%), Malaga (25,01%), Almeria (24,85), Valencia (20,24%), Albacete (23,33), Ciudad Real (25,11%), Caceres (22,09%), Toledo (23,44%), Leon (18,67%) e Ourense (19,22).
– Il colore azzurro raggruppa le province con disoccupazione tra il 14 ed il 18%. In queste zone, il tasso di disoccupazione è al 16%. Barcellona (14,73%), Girona (15,52%), Tarragona (17,41%), Castellón (17,10%), Alicante (18,21%), Murcia (18,58%), Cuenca (14,12%), Guadalajara (17,54%), Madrid (14,60%), Avila (17,19%), Salamanca (16,17%), Zamora (16,59%), Asturias (14,58%), La Coruña (14,50%), Pontevedra (18,46%).
– Il verde ci porta in province dove la disoccupazione media si attesta intorno al 12%. Mallorca (13,80%), Lleida (10,60%), Huesca (12,43%), Teruel (12,17%), Zaragoza (13,95%), Navarra (10,03%), La Rioja (10,89%), Soria (12,27%), Segovia (12,66%), Valladolid (13,96%), Palencia (13,83%), Burgos (10,44%), Cantabria (12,91%), Vizcaya (13,75%), Álava (11,98%), Guipúzcoa (9,97%), Lugo (13,78%).
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