Continuiamo questa sezione, con la presentazione delle eccellenze italiane in Spagna nel settore artistico e artigianale. Rinnoviamo l’invito ai nostri lettori a scrivere alla redazione inviando i vostri contributi, la vostra storia e tante foto di corredo sulle opere realizzate di cui siete orgogliosi, per farle conoscere ai connazionali in Spagna e nel mondo.
In questo articolo/intervista diamo il benvenuto a Giovanna Bittante, una italiana a San Sebastian.
Nata a San Donà di Piave, una localitá della provincia di Venezia, una giovane e timida Giovanna, studió disegno di moda in una regione nella quale la moda si respira, dove si disegnano e sviluppano marche molto importanti.
Vicenza, una delle cittá piú antiche del Veneto, é conosciuta per le sue numerose costruzioni Palladiane, ma deve la sua fama alla grande produzione di oreficeria, specializzazione nella quale Giovanna decise di formarsi e che nel tempo si è trasformata in una grande passione.
Raccontaci come e quando hai iniziato il tuo lavoro?
“Iniziai a lavorare subito in un’importante ditta italiana, con diverse sedi consociate in Spagna, Francia, Germania, Stati Uniti e Giappone. Disegnavo le collezioni adattete alle esigenze di ogni mercato”.
Le sue collezioni vinsero Premier Oro Arezzo per ben due anni consecutivi, anche se il merito è stato dato all’azienda, a Giovanna resta il riconoscimento e l’orgoglio di sapere che i suoi disegni piacciono al pubblico e molte volte questo sentimento è il più importante.
“Arrivó il momento in cui, come buona creativa, sentí la necessitá di andare oltre…. Conoscere, creare, disegnare… decisi di diventare libera professionista e lavorare per diverse aziende adattandomi alle esigenze di produzione di ognuna. La scuola nella quale studiai, mi incluse tra i vari docenti specializzati nel settore del gioiello. Lavoravo la mattina e insegnavo il pomeriggio. Avevo dei gruppi molto internazionali, perchè gli alunni provenivano da vari Paesi, non solo europei…. Nord Africa, Giappone, Corea, Turchia, Sudamerica…
Le lezioni includevano moduli o corsi interi di oreficeria e moda, realizando collaborazioni con aziende come Francesco Biasia, Bottega Veneta, Diesel, Benetton….”
Giovanna stava bene ma non si sentiva completa, aveva bisogno di spingersi un pò più in lá, aveva bisogno di un cambio radicale, una sfida… Fu cosí che invió il Cv a Zaragoza. Un nuovo inizio la stava aspettando. “Il giorno del compleanno, questa ditta mi chiamó per un colloquio, coincidendo con la fiera dell’oro di Vicenza, dove esponevano, non persi l’opportunitá. Un mese e mezzo dopo avevo giá il contratto per iniziare. Era il 2004 “
A volte ci spaventa pensarlo, ma ognuno abbiamo un destino e un luogo al quale apparteniamo. L’azienda nella quale aveva iniziato a lavorare, fabbricava una piccola collezione ma soprattutto commerciava gioielli importati dall’Italia. Erano pezzi disegnati da Giovanna e senza saperlo, si vendevano qui in Spagna. Ormai non c’erano dubbi che aveva preso la decisone giusta. Un’avventura che è durata 4 anni e mezzo, giorni di adattamento, rivoluzione totale, molti amici…. Per lei Zaragoza è “un’altra sua casa”.
“In quest’epoca conobbi quello che oggi è mio marito. Un donostiarra che lavorava a Pamplona, mentre io ero a Zaragoza. Mesi di viaggi da un lato all’altro. I chilometri e l’etá decisero per noi e mi trasferí a San Sebastián…ormai quasi 13 anni fa”.
In questa cittá c’è qualche laboratorio, alcune piccole oreficerie ma non grandi aziende come era abituata e Giovanna si sentiva un pesce fuor d’acqua.
Ma parlaci di quello che oggi è il tuo progetto…
“Decisi di sviluppare un progetto che mi portavo da Vicenza, nato quando ancora non mi ero trasferita. A Zaragoza avevo tempo per svilupparlo. Si trattava di mescolare materiali quotidiani con materiali nobili, come metalli preziosi e pietre naturali”.
La sua prima ricerca fu la terracotta. Voleva fondere materiali di due settori importanti della sua cittá: gioielleria e ceramica. Fu una tappa allegra dalla quale nacque una piccola collezione di ciondoli. La sua prima esposizione la organizó a Zaragoza con una performance di musica e danza. La intitoló “Mas allá de las frontera”. C’era un ballerino francese, un saxofonista spagnolo e naturalmente Giovanna “l’italiana”, come la soprannominarono. Ogni ciondolo aveva il nome di un pianeta, un astro o un luogo remoto della Terra, tutti rinchiusi in sfere di plexiglass trasparente, appese al soffitto come se si trattasse di una Galassia. Fu il principio di una serie di mostre tanto personali come collettive, eventi organizzati dal Governo di Aragón, ai quali fu invitata a partecipare, come per esempio la Expo di Zaragoza del 2008. L’anno successivo nell’esposizione dedicata al Medio Ambiente, conobbe il propietario di Ecoalf, una ditta che fabbrica tessuti e accessori, ricavati dalla fusione di bottiglie di plastica. Tessuto che ha evoluzionato e migliorato negli anni, tanto che oggigiorno, produce moda.
Con questo materiale Giovanna realizó delle borse e una sciarpa, mentre con i tappi di plastica, decise di creare delle collane e bracciali molto colorati che ha racchiuso nella collezione “Plasty&co”.
“Nel 2014 mi misi a lavorare un nuovo materiale. La collezione “Intrecci” combinata con acetato e argento. In questa occasione utilizzai la tecnologia per disegnare i pezzi, con un programa di disegno 3D per poi tagliare gli elementi con il laser. Il tutto poi montato a mano. L’originalitá nell’inserire un materiale cosí inusuale nel settore orafo, mi fece vincere il premio Gioiellodentro a Venezia”.
Nel 2017 riprese a utilizzare il tessuto Ecoalf per la nuova collezione “Ali di fata”. Collane e anelli con forma di foglie, eccentrici ma molto leggeri. Pizzi e testure diverse, mescolati con argento, pietre tipo Swarowski, ricordano la trasparenza e leggerezza delle ali di fata. Con questi pezzi Giovanna vuole farci entrare in un mondo incantato per farci sognare. Inutile dire che sono pezzi unici, adatti e dedicati al mondo degli sposi.
L’esposizione “Arte en vivo” di Kutxa Kultur nel bellissimo edificio Tabakalera di San Sebastián, Palazzo Reale a Milano, Vicenza e altre cittá Venete, sono alcune delle mostre dove si sono potute vedere le sue opere d’arte. Perché cosí si possono chiamare: Arte da indossare.
Infatti nel 2019 fu selezionata per la Biennale di Firenze. Un’esposizione dedicata a Leonardo Da Vinci coincidendo con i cinquecento anni della morte. Da Vinci utilizzava l’energia prodotta dal movimiento dell’acqua per far funzionare le macchine e nell’onda dell’oceano c’è molta forza. La creazione principale tra i gioielli esposti si chiama “Onda”, una collana in carta e argento che riproduce il momento in cui s’infrange a riva.
Un’esperienza emozionante piena di vigore, che duró 11 giorni dove ebbe l’opportunitá di conoscere molti grandi artisti.
Quest’anno 2021 parteciperá anche alla Biennale di Lucca, (dal 01 agosto al 26 settembre) due mesi dedicati all’arte fatta con sola carta, dove il livello degli artisti esponenti è molto alto e poi, la cittá è bellissima.
Qual’è il materiale che preferisci?
“La carta per me è il materiale per eccellenza, perché lo considero un materiale vivo, proviene dagli alberi, ovvero dalla natura che è colei che ci da la vita, ci fa respirare, ci nutre…..”
Il tema sará “la paura” e non poteva essere più adatto a questo periodo particolare, quasi una premonizione visto che la selezione è stata fatta nel 2019.
“Il mare è un elemento che adoro ma l’abisso non nascondo che mi da un certo timore e questa inquietudine l’ho voluta rappresentare attraverso una collana con una serie di anelli intrecciati tra loro, realizzati in carta, come se simulassero la catena dell’ancora di una nave che, toccando il fondo marino, è testimone di tesori nascosti”.
Una gradazione di tonalita che vanno dall’oscuritá dell’abisso, alla trasparenza della superficie e in questi anelli si trovano agganciati pezzi di rete, stelle marine e Swarowski come piccoli fari di luce che ci illuminano il camino della risalita. Questa creazione sará accompagnata ad altre collane dedicate al mondo del mare e dell’acqua.
Giovanna Bittante è cosí, una donna, designer e artista dalla personalitá forte, decisa, con la passione per il suo lavoro, nel quale sperimenta ogni giorno materiali diversi, trasformandoli in gioielli unici, esclusivi e sostenibili.
Parlaci anche della tua ultima collezione…
“L’ultima collezione “Luce”, brilla nell’oscurità. Disegni semplici ma che sorprendono quando cala la notte, per utilizzare vetro fotoluminescente, grazie alla ditta italiana: Lucedentro. Gioielli sostenibili nati per brindare la luce che ognuno ha dentro e quella che cerchiamo per illuminare il nostro futuro”.
Potete dare un’occhiata alla web www.giovannabittante.com , naturalmente in Instagram @giovanna_bittante e se passate per San Sebastián, non mancate di fare una visita al suo studio.