Il 2021 sarà in Italia e nel mondo l’anno delle celebrazioni dantesche: ricorrono infatti i settecento anni dalla morte del poeta, in occasione dei quali sono previste iniziative e festeggiamenti in tutto il territorio nazionale e in molte città all’estero.
“Commemorare Dante significa rendere omaggio al padre della nostra lingua e ad un caposaldo della letteratura europea e mondiale. Significa anche celebrare il simbolo che racconta al mondo l’Italia, il suo umanesimo e la sua identità fatta di bellezza e accoglienza” ha dichiarato il segretario generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi, presente alla cerimonia inaugurale nell’evento ravennate del 5 settembre 2020 alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella. Con l’occasione, sono stati riaperti sia la Tomba del Poeta che il vicino Quadrarco di Braccioforte, entrambi restaurati da poco.
In questo secondo appuntamento con gli artisti italiani non professionisti residenti in Spagna, abbiamo il piacere di presentare Francesco Ferraris, un artista originario di Omegna, oramai in pensione e residente nell’isola di Tenerife con la sua famiglia da alcuni anni, che ha dedicato la sua vita di artista appassionato a raffigurare e dipingere su tela i cantici della Divina Commedia.
Quando è iniziata la tua passione per la pittura e l’arte?
La mia passione per l’arte e’ iniziata da quando ero un giovane ragazzo, sebbene ora sia quasi alla soglia dei 90 anni, e’ sempre stata accesa in me la passione in particolar modo per la pittura ad olio su tela.
La tua passione per Dante Alighieri come è iniziata?
Affascinato dalle illustrazioni della ”Divina Commedia” del grande Maestro Gustavo Dore’, decisi di dare un tocco personale di colore, quindi iniziai con un primo quadro, poi il secondo, poi venne il terzo ecc..ecc..pur consapevole dei pericolosi passaggi obbligati esistenti nel campo delle Belle Arti.
In che ha consistito il tuo lavoro pittorico?
Mai avrei pensato di dipingere l’intera opera di 136 tele Paradiso, Purgatorio e Inferno di vari formati 40×50-50×70-70×90-100×100 ,un’impresa che mi e’ costata 5 anni di costante lavoro e di grande soddisfazione.
Non sei un artista professionista per cui come hai conciliato arte e lavoro.
La mia vita e il ritmo del mio lavoro in passato, nel campo dell’industria, il quotidiano vivere con una realta’ contemporanea,sono stati per me una “base fondamentale” per raccogliere dentro me stesso, tutte le energie capaci di assolvere al grande compito prefissatomi, di aprire con la mia pittura,con i miei colorie e con la mia “creatività’ artistica” quegli spazi di credito artistico e pittorico in modo particolare, tenendo sempre presente un disegno basato sulla giusta proporzione della tavolozza.
Dove è iniziata la tua passione per dipingere?
Tutto questo avveniva quando ancora vivevo in Italia, ad Omegna in provincia di Verbania, ora da qualche anno vivo a Tenerife, ed anche qui mi sono creato un piccolo spazio per dare sfogo alla mia passione, la mia mano trema un po’ di piu’e’ vero, ma non demordo, naturalmente non piu’ per imprese cosi’ imponenti, ma girando per questa meravigliosa isola trovo sempre ispirazione e qualche quadro lo dipingo ancora.
Come definiresti il tuo stile?
Non amo definire il mio stile pittorico, poiche’ amo spaziare dal paesaggistico, al figurativo, ai falsi d’autore, al floreale,ovvero tutto quello che mi da un’emozione purche’ possa trasmetterla su una tela.
Ha altri progetti per il futuro?
Se guardo al mio futuro per quanto possibile, sarebbe una grande soddisfazione poterla esporre qui a Tenerife.
Per contatti Milena Ferraris