Tutti gli italiani residenti in Spagna conoscono la catena di ristoranti spagnoli denominata “La Mafia se sienta a la mesa” che tradotto significa “La Mafia si siede a tavola”.
Da ieri, 15 marzo 2018, il marchio spagnolo ‘La Mafia se sienta a la mesa’, usato per i servizi di ristorazione, è “contrario all’ordine pubblico”: lo ha stabilito il Tribunale dell’Unione Europea in una sentenza che accoglie la richiesta dell’Italia di annullare tale marchio.
Dal 2015, dopo la denuncia realizzata da un servizio giornalistico di Repubblica Tv nel 2014, e le innumerevoli lamentele degli italiani residenti in Spagna, rilanciate anche dal Com.It.Es di Madrid ai nostri rappresentanti in parlamento eletti in Europa, le istituzioni italiane attraverso la Commissione Antimafia preseduta allora dall’On. Rosy Bindi e dal MAECI, hanno protestato con forza sia con il governo spagnolo (senza successo), che con le autorità europee denunciando l’uso di questa marca arrivando presentare un ricorso presso il Tribunale Europeo.
La Corte di giustizia Ue, che ha sede a Lussemburgo, ha dato ragione all’Italia, la quale ottiene la dichiarazione di nullità della registrazione di tale marchio come marchio dell’Unione europea. Il marchio “La Mafia se sienta a la mesa” (la Mafia si siede a tavola) è “contrario all’ordine pubblico”, banalizza un’attività criminosa e rischia di pubblicizzare positivamente ciò che è contrario ai valori dell’Unione europea.
Per i giudici di Lussemburgo, il nome, unito alla rosa rossa che compare nel simbolo, “può dare un’immagine complessivamente positiva delle azioni della mafia e banalizzare la percezione delle attività criminali di tale organizzazione”.
La società spagnola La Honorable Hermandad (alla quale è succeduta La Mafia Franchises) aveva chiesto nel 2006 all’EUIPO di registrare ‘La Mafia se sienta a la mesa’. L’Italia nel 2015 aveva chiesto e ottenuto l’annullamento della registrazione, avendo l’EUIPO confermato che il logo “promuoveva palesemente l’organizzazione criminale”. Non soddisfatta, la Mafia Franchises ha adito il Tribunale dell’Ue per chiedere l’annullamento della decisione.
Con la sentenza, il Tribunale respinge il suo ricorso e conferma la decisione dell’EUIPO. Il marchio “trasmette un’immagine complessivamente positiva” della mafia e “banalizza i gravi attacchi sferrati ai valori fondamentali dell’Unione”, spiega il Tribunale.
LA SODDISFAZIONE DELL’AMBASCIATA A MADRID
Anche l’Ambasciata d’Italia a Madrid ha accolto “con soddisfazione” la notizia dell’annullamento del marchio “La Mafia se sienta a la mesa” da parte del Tribunale dell’Unione Europea di Lussemburgo. L’Ambasciatore d’Italia a Madrid Stefano Sannino, in particolare, ha sottolineato come si tratti di “una decisione che premia e conferma pienamente la linea portata avanti dal Governo italiano sin dal 2015, prima in sede EUIPO e poi davanti al Tribunale di giustizia dell’UE”.