Ricordato che “per poter garantire la rimessa bancaria dell’importo pensionistico mensile, è necessario che entro il mese di giugno di ogni anno il beneficiario faccia pervenire l’autocertificazione in oggetto alla “Citibank” di Londra, concessionaria dell’erogazione per conto dell’INPS in base alle disposizioni dallo stesso fornite”, Stabile sostiene che “tale procedura si è dimostrata nel tempo farraginosa e spesso causa di ritardi sia nella spedizione che nella trasmissione del modello di attestazione (autocertificazione)”.
Per questo, il consigleire del Cgie avanaza una sua proposta al Consiglio generale, affinchè questo se ne faccia portavoce presso l’Inps.
“Il modello, redatto in doppia lingua dalla Citi, – propone Stabile – potrebbe essere fornito direttamente all’istituto bancario dove il pensionato riceve l’accredito nello stato di residenza, in modo tale che gli operatori allo sportello svolgano, una volta all’anno ed in tale occasione, le funzioni oggi espletate da alcune specifiche figure (rappresentante di un’Ambasciata o Consolato italiano o autorità locali abilitate ad avallare la sottoscrizione dell’attestazione, da estendere eventualmente anche ai Consiglieri Comites e CGIE)”.
“La banca di accredito della pensione provvederà successivamente ad inviare alla Citi il documento in questione”, prosegue Stabile. “In tal modo, il beneficiario non subirà interruzione se non nel caso in cui dovesse sottoscrivere il modello presso l’istituto bancario oltre il mese prescritto”. Secondo il consigliere “adottando la procedura suggerita, si limiterebbero al massimo i costi burocratici ed i ritardi già rilevati”. (aise)